Le bollette di luce e gas rappresentano una voce significativa nelle spese delle famiglie e delle imprese italiane. Tuttavia, è importante sapere che esistono delle agevolazioni fiscali che permettono di ridurre l'impatto economico di queste forniture. In particolare, le agevolazioni riguardano l'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) e l'Accisa.
L'imposta sul valore aggiunto (IVA)
L'IVA è una tassa applicata al valore del servizio e si applica al costo totale della bolletta dell'energia elettrica e del gas, comprensiva di accise ed eventuali addizionali regionali. Esistono due tipi di agevolazioni fiscali legate all'IVA: una per la luce e una per il gas.
Agevolazioni IVA sulla luce:
Per quanto riguarda l'elettricità, è prevista un'aliquota Iva ridotta al 10% per:
· Uso domestico e residenziale di privati;
· Uso domestico di strutture residenziali con presenza di un dormitorio a carattere familiare o collettivo, come caserme, case di riposo, conventi, scuole, asili, orfanotrofi, carceri, condomini esclusivamente residenziali.
Agevolazioni IVA sul gas:
Per quanto riguarda il gas, è prevista un'aliquota IVA ridotta al 10% per:
· Imprese estrattive, agricole, e manifatturiere;
· Fornitura di gas destinato a imprese che lo impiegano per la produzione di energia elettrica;
· Imprese che utilizzano il gas per la produzione combinata di elettricità e calore.
Esenzioni dall'imposta
Alcune categorie di soggetti non sono soggette all'applicazione dell'IVA sulle forniture di luce e gas. Tra questi:
· Consolati, rappresentanze diplomatiche, ambasciate, ONU, Comunità Europee, comandi militari;
· Esportatori e soggetti passivi rivenditori.
Come ottenere le agevolazioni fiscali
Per ottenere l'applicazione delle aliquote IVA ridotte sulle bollette di luce e gas, i clienti interessati devono compilare i moduli appositi. Ottenere queste agevolazioni può significare un notevole risparmio sulle bollette di luce e gas, sia per le famiglie che per le imprese.
Accise agevolate gas: chi ha diritto a beneficiarne? Risponderemo a questa e altre domande quali: cosa devo fare per richiederla? Quali documenti sono necessari a tal fine? Quali categorie possono goderne?
Quando si parla di fornitura di gas naturale, è necessario precisare che esistono alcune imposte da pagare, come l’Iva o le addizionali regionali. Alcune aziende a partita IVA, in base al codice Ateco, hanno diritto al prezzo gas con le accise agevolate.
Lo Stato prevede delle agevolazioni molto interessanti sia per i privati che per le imprese e altre categorie. Queste agevolazioni possono aiutare ad abbattere i costi energetici, anche in modo significativo. Purtroppo, molti consumatori gas business, che rientrano nelle categorie in questione, non sanno di poter richiedere l’agevolazione e il prezzo gas accisa agevolata.
Questa agevolazione, comunque, riguarda solo le forniture gas e non l’energia elettrica.
Gas naturale: non solo accise, tutte le imposte della bolletta.
Le forniture di gas sono tassate con aliquote differenti sulla base dell’utilizzo (civile o industriale), ma anche sulla base della zona geografica e dell’utenza del cliente finale.
In particolare, le forniture gas per usi industriali e civili devono sostenere delle spese fisse:
Iva: imposta sul valore aggiunto che si applica al valore del bene e quindi al costo totale della bolletta gas comprensiva delle componenti e dell’accisa.
Addizionale regionale: introdotte dalla legge 14/6/1990 n.158) e successivo Decreto Legislativo 21712/1990 n.398. Le aliquote variano a seconda della Regione in cui è localizzata la fornitura. Le addizionali vengono pagate sulla base del consumo del gas. N.B. Le regioni a statuto speciali non applicano le addizionali.
Accisa: imposta erariale sul consumo.
L’accisa viene applicata tenendo conto del Decreto Legislativo del 16/10/1995 n.504 (Testo Unico delle Accise) a tutti i consumatori di gas sulla base del loro consumo. Tradotto, l’accisa viene pagata in base alla quantità effettiva di metri cubi gas consumati. Le aliquote applicate si differenziano per tipologia di utilizzo del gas: civile o industriale.
Accise Agevolate Gas per cogenerazione.
La cogenerazione, che utilizza il gas come combustibile, è una tecnologia molto versatile e consente di ottenere un’elevata efficienza energetica. Proprio per via di quest’efficienza lo Stato stesso sostiene la cogenerazione incentivandola con delle agevolazioni. Una di queste riguarda le accise, che si possono ridurre in modo considerevole rispetto all’aliquota agevolata per usi termici.
Non solo Accise Agevolate Gas, ma anche riduzione per imprese.
Per quanto riguarda il gas, le tasse da pagare sono più alte rispetto all’energia elettrica e il costo finale in Italia è tra i più alti a livello europeo. Tuttavia, oltre alle agevolazioni, esistono alcune riduzioni di accisa e addizionale regionale che aiutano ad alleggerire l’imposta ordinaria. Ecco quali sono i casi in cui viene applicata l’accisa agevolata per imprese:
· Impianti sportivi per attività dilettantistiche senza fine di lucro.
· Attività ricettive svolte da istituzioni per assistenza a disabili, orfani, anziani e indigenti.
· Attività industriali che producono beni e servizi: artigianali, agricole, produzione energia elettrica e cogenerazione.
· Attività svolte in case di cura.
· Forze Armate Nazionali.
· Rappresentanze diplomatiche.
· Organizzazioni internazionali.
Riassumendo, le imprese con uso gas industriale che godono dell’accisa ridotta sono alberghi, strutture ricettive, strutture per la distribuzione commerciale, ristoranti (agevolazione al 50%), pizzerie e bar.
Nel caso delle strutture per la distribuzione commerciale, dei ristoranti, delle pizzerie e dei bar, la Regione potrebbe decidere di applicare un’imposta sostitutiva.
Esistono anche aziende che beneficiano di un’esclusione totale dall’accisa e dalle addizionali regionali sul gas?
Le aziende escluse dall’accisa e dalle addizionali regionali sul gas.
Per alcune aziende l’accisa agevolata gas, così come le riduzioni, sono inutili. Perché? Perché sono proprio escluse dal pagamento di accisa e dalle addizionali regionali.
Quali sono queste aziende? Tutte le imprese che utilizzano il gas per la riduzione chimica, nei processi mineralogici e nei processi elettrolitici o metallurgici (classificazione DI 26 e DJ 27 codice ATECO).
Differenze tra accisa per uso civile e accisa ridotta per uso industriale/commerciale.
A questo punto potrebbe essere lecito domandarsi quali siano le differenze tra accisa per uso civile e accisa ridotta per uso industriale o commerciale. Ecco i valori dell’accisa per usi civili e per usi industriali o commerciali:
Accisa per uso civile:
· Per consumi fino a 120 metri cubi annui: 0,044 euro per metro cubo.
· Per consumi superiori a 120 metri cubi annui e fino a 480 metri cubi annui: 0,0175 per metro cubo.
· Per consumi superiori a 480 metri cubi annui e fino a 1.560 metri cubi annui: 0,170 euro per metro cubo.
· Per consumi superiori a 1.560 metri cubi annui a 0,186 euro per metro quadro.
Accisa ridotta per uso industriale/commerciale:
· Per consumi fino a 1.200.000 metri cubi annui: 0,012498 euro a metro cubo.
· Per consumi superiori a 1.200.000 metri cubi annui a 0,0074988 per metro cubo.
Si assiste, quindi, a una differenza media di 0,17euro/smc, il che significa che, per un consumo di 10.000 metri cubi annui, ci sarà un risparmio di 1.700,00 euro all’anno.
Accise Agevolate Gas: il modo più veloce per ottenerle.
Dopo aver sviscerato l’argomento, dandoti gli strumenti necessari a capire nel dettaglio cosa sono e come ottenere le Accise Agevolate Gas, vogliamo parlarti del modo più veloce per ottenerle.
Consci del fatto che può risultare complesso, è importante verificare se si è in possesso dei requisiti necessari per accedervi e compilare correttamente i moduli per usufruire di questi vantaggi fiscali. Contattaci verificheremo insieme quali sono le possibilità che potrai sfruttare.
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